Aureliano-Pertile

Aureliano Pertile: l’orafo della Voce

Aureliano Pertile è di sicuro il più moderno tra gli antichi grandi, l’attore vocale di struggente e commovente maestria tecnica ed esegetica scevra di manierismi e leziosità che ha sempre colpito la mia anima. Un tenore capace di sorprenderti nelle sue escursioni tra il declamato veemente di ascendenza dionisiaca e le dolcezze patetiche e struggenti delle sue arcate melodiche e apollinee, un genio della voce.
C’è però una profonda ascendenza e una possibile spiegazione di tale mistero sulla sua padronanza del cesello e della ricerca dei colori e delle dinamiche nel lavoro del giovane Pertile.
Vicentino di adozione e brillante apprendista orafo, alla ditta Marangoni il tenore diventa in breve un maestro dell’arte orafa. Il lavoro certosino da artista artigiano delle vecchie cattedrali medioevali lo rende ARTIFEX, sapiente maestro del dettaglio e della pienezza di senso del particolare nella stringente necessità del Tutto.
Tutto questa sua destrezza manuale è trasfusa nel canto, lui povero e ignorante diviene tenore di elezione di Toscanini, modello assoluto di purezza e pertinenza stilistica del Belcanto Italiano, re indiscusso del Canto Colto e meditato. Allego in copertina la foto della corona della Madonna del santuario di Monte Berico di sua creazione e realizzazione.

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